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Marocco - Dal Medio Atlante alle Città Imperiali

Con questo Viaggio toccheremo il Top del Magreb, un paese ricco di città Imperiali e deserti. Un classico per ogni buon viaggiatore, luoghi che non perdono mai il loro fascino. Partiremo da Tangeri, Casablanca e poi ci sposteremo verso sud per un itinerario da mille e una notte. Saliremo sulle vette del medio Atlante per poi ritrovarci nel deserto più affascinante del mondo… il Sahara.

Benvenuti in Marocco!   

Mur-Akush (Mur acusc) "la Terra di Dio" ecco come un antico detto marocchino descrive questo paese.

Marocco terra di contrasti affascinanti con città imperiali e culture antichissime quasi ferme nel tempo.

Ma è il paese arabo più occidentale, si trova a soli 14 km dalle coste europee infatti nelle giornate terse da Tangeri sono ben visibili le coste della Spagna.

Arriviamo a Casablanca con un volo Royal Air Maroc, 

la città è affacciata sull'Oceano Atlantico, ci appare molto moderna, cosmopolita e frenetica, ci ha lasciati piacevolmente stupiti, molto organizzata e caotica quasi quanto le metropoli europee. Casablanca è il centro industriale e finanziario del Marocco è l'immagine del suo riscatto economico. Visitiamo il palazzo Mahkama du pacha (Makamà du pachà) che è a dir poco stupefacente con le sue decorazioni e i suoi stucchi, per il passato è stato la residenza del Pascià, oggi al suo interno ci sono uffici amministrativi.

Arriviamo a piazza Moamhèd V (quinto) cuore della città, passeggiando per la piazza ci imbattiamo in quelli che una volta erano per tradizione berbera i venditori d'acqua, ma che oggi si prestano per realizzare le foto con i turisti.

Ma la tappa più importante e simbolo della città è sicuramente la moschea di Hassan II che con il suo minareto alto 210 mt, uno dei più alti al mondo è dotato di un raggio laser, orientato verso la Mecca che viene azionato la sera e raggiunge una portata di addirittura 30 chilometri. Inoltre è la moschea più grande del Marocco che può ospitare fino a 100.000 persone. Una delle poche moschee che in alcune ore del giorno è aperta per le visite anche ai non mussulmani. Il colore dominante è il verde che è anche il colore nazionale del Marocco che rappresenta la tolleranza, e il bianco, che è il simbolo della pace. La caratteristica di questa moschea è che si trova sul mare a pochi passi dall'Oceano Atlantico.

Proseguendo si arriva al lungomare famosissimo per i suoi locali notturni e per i lidi che in estate sono presi d'assalto dai numerosi turisti.

Il mattino seguente arriviamo a Tangeri che ci appare come un acquerello dipinto con colori tenui e leggeri. Detta anche la città bianca, visitiamo il centro che con le sue botteghe ricche di fascino ci racconta la storia di un luogo che è stato conquistato da tantissimi popoli, dai Fenici ai Cartaginesi per poi passare sotto il dominio Romano ed Arabo e poi più recentemente sotto quello dei Portoghesi e degli Spagnoli. Ed è proprio su questo Meltingpot di razze e culture diverse che si fonda la multietnica Tangeri.

Ma il tempo è tiranno e noi siamo di nuovo on the road, raggiungiamo dopo circa 3 ore di viaggio Chefchaouen (chef ce uen) la famosissima Città Blu.

La cosa che consigliamo a tutti i viaggiatori per vivere l'essenza della città è quella di dormirci almeno una notte. E non avere fretta nel visitarla ma anzi di perdersi tra le sue stradine ricche di fascino. Città dichiarata patrimonio UNESCO, si trova in collina e quindi anche da lontano il colpo d'occhio è davvero eccezionale. E' uno spettacolare labirinto tinteggiato d'azzurro, una tavolozza monocromatica che quasi stordisce, un trionfo di cerulea bellezza. il paese si sviluppa tra viuzze ripide e i tanti negozietti di artigianato locale.

Chefchaouen  è un luogo fuori dal tempo dove tutti i dettagli sono al posto giusto. Molti si chiederanno: "perchè colorare la città di blu?" ... E' presto detto, il blu serve ad allontanare le zanzare, ma in passato fu rifugio per gli ebrei che scappavano dalla persecuzione e dipinsero le case di blu perchè essendo il colore del cielo era quello più vicino al regno dei cieli. I volti che si incontrano nella medina raccontano tante storie e quello di questo abitante del luogo, in modo particolare…

Dopo aver visitato la città ci fermiamo per il pranzo a base di taghin (tajin) il piatto tipico marocchino composto da pollo cucinato in tante combinazioni diverse.

Di nuovo in viaggio… in serata raggiungiamo la città imperiale di Fes. Ogni città imperiale è accompagnata da un colore che la identifica, nel caso di fes è il blu. Fes el Bali (Fes el Balì), la più grande e meglio conservata del mondo islamico, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. La città si presenta con un'architettura Arabo andalusa tutta da scoprire…

Il mattino seguente ci lanciamo alla scoperta della medina, questo labirinto di mosaici, marmi e le preziose facciate in legno di cedro si intrecciano con i negozi.

Le strade strette e vivaci costituiscono l'anima di questa che è una delle città imperiali più importanti di tutto il Marocco.

Il mix di profumi è inebriante e la gente affolla il mercato, conquistati dalla frenesia del posto ci siamo avventurati e persi negli stretti vicoli, la combinazione ideale per regalarsi un pò di sano shopping.

La città, fondata come capitale della dinastia Idrisid (idrisid) tra il 789 e l’808, è sede della più antica università del mondo e raggiunse il suo massimo splendore tra il 1200 e il 1300 quando scalzò Marrakech dal ruolo di capitale.

Fes è la culla della civiltà e della religione del paese dove è nata la prima università religiosa del mondo islamico; rimaniamo colpiti dalla bellezza della splendida Medersa Bou-Anania, (Madrasa bu ananià) una scuola coranica visitabile e ben conservata; dall'alto osserviamo il cortile interno con la classica vasca centrale dove gli studenti facevano le abluzioni. Le celle dove vivevano erano molto piccole ed anguste.

Immancabile è la visita alle famosissime concerie, che si distinguono per la lavorazione antica e tutta ancora rigorosamente fatta a mano e con l'utilizzo di pigmenti naturali ottenuti da piante o minerali.

Le vasche sono scavate nel terreno, sono una tavolozza dalle innumerevoli sfumature di colore, dove instancabili e agili operai, sotto un sole implacabile, saltano da una fossa all’altra per la concia e la tintura delle pelli che può durare anche 1 mese. Dopo vengono portate nel souk per essere vendute all'asta.

Inoltre abbiamo visitato il Mausoleo di Moulay Idrss e la Moschea Karaouine (Carauìn), ma solo dall'esterno. Ci fermiamo a pranzo in un ristorante locale e nel primo pomeriggio  Ci spostiamo a Fèsel-Jedid (fesèl giadid), la zona nuova, dove si trova l’imponente Palazzo Reale, con sontuosi portoni in bronzo dorato realizzati a mano e il quartiere ebraico Mellah (Mellà), famoso per la sua bellissima architettura. Cala il sole e noi siamo a cena in un ristorante tipico dove assistiamo alle danze tipiche marocchine.

Una giornata lunga di viaggio ci attende siamo diretti nel deserto ma prima dobbiamo attraversare la regione boscosa del  medio atlante dove con nostra grande sorpresa troviamo ancora neve. Le vette dell'atlante possono raggiungere i 4000mt. Queste montagne offrono paesaggi in continuo mutamento dalle wadi (Wuadi) alle vette più elevate ci si trova dinnanzi a un paesaggio sempre nuovo e maestoso. Se si è fortunati si riescono ad incontrare anche delle scimmiette.

Costeggiando il fiume Ziz scendiamo fino al deserto, tanti i palmeti che ritroviamo lungo il percorso. Arrivati nella città di Erfoud (Er fud) cambiamo mezzo di trasporto, ci trasferiamo su una jeep 4x4 ed iniziamo ad attraversare il Sahara.

Pochi luoghi sono più suggestivi del deserto del Sahara le sue dune ti fanno sentire fuori dal tempo e dallo spazio. Qui la luce gioca con i paesaggi, li circonda e li rende vivi con la sabbia che cambia di colore ad ogni istante, regalandoci visioni fantastiche.

con le nostre jeep 4x4 arriviamo in un campo tendato nel deserto di Merzouga (merzuga) nel bel mezzo del nulla.

Siamo giunti giusto in tempo per una cammellata tra le dune di sabbia. Dopo esserci messi i copricapo saliamo sui nostri cammelli e raggiungiamo la duna più alta dove assistiamo ad un tramonto magnifico.

Questa sera dopo una gustosa cena il nostro campo base sarà nel deserto. Tappeti e cuscini rendono il tutto più accogliente e ci riparano dalle sabbie e dal vento.

Il nostro viaggio in Marocco è giunto solo a metà strada, ci aspettano ancora molte avventure alla scoperta di questo paese meraviglioso che ha catturato la nostra attenzione ed appagato i nostri sensi.

Vi racconteremo le nuove avventure che ci aspettano in questo magnifico paese nella prossima puntata.

Vi salutiamo e come diceva Henry Miller “La propria destinazione non è mai un luogo,… ma un nuovo modo di vedere le cose”… 

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