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Hyères - Le isole d'oro

Il nostro viaggio in Francia continua  nella penisola di Hyeres, siamo rimasti piacevolmente meravigliati dalla bellezza selvaggia di questo tratto di costa che con i suoi 300 giorni di sole ogni anno è la meta ideale per le vacanze in famiglia, ma anche per coppie ed amici. Questo luogo ha infatti tutto ciò che si può chiedere, Una destinazione affascinante posta tra cielo e mare.
Hyeres è detta anche la città delle palme ed è nell’Ottocento che merito del suo clima dolcissimo e della magia delle sue isole, diventa la prima località balneare della Costa Azzurra. Destinazione prediletta di scrittori e teste coronate, a cominciare dalla Regina Vittoria.  Famosi scrittori vengono a “svernare” a Hyères: Alexandre Dumas, Lamartine, Tolstoj, Joseph Conrad, Robert Louis Stevenson, Edith Wharton…
Ma andiamo per gradi, il nostro itinerario inizia dal centro storico che con i suoi 2400 anni ha molto da raccontare, ha infatti conservato tutto il suo fascino d'altri tempi.
Entriamo dalla porta Massillon per una passeggiata tra le pittoresche vie dell'antica città medievale arroccata sulla collina di Castéou, e raggiungiamo piazza Massillon dove veniamo avvolti dai colori pastello delle sue case e delle sue finestre ma soprattutto della sua bellissima Torre dei templari, qui tanti sono i locali dove poter degustare da un semplice caffè ad un pranzo completo. Ma noi curiosi raggiungiamo  La collegiata di San Paolo in stile romanico provenzale che risale al XII secolo. Al suo interno vi è una delle più importanti collezioni di ex-voto del paese ed è arricchita da splendide vetrate e pale d'altare.
Dal piazzale antistante la chiesa si gode del panorama a 360 gradi della città e nei giorni tersi si riescono a scorgere le bellissime isole d’oro.  
Continuiamo la passeggiata e raggiungiamo l’antico lavatoio della città, risalente al 1888 è stato tutto ristrutturato e viene spesso utilizzato per accogliere mostre temporanee o eventi di vario genere. 
Hyeres è molto rinomata anche per i suoi giardini, noi abbiamo visitato quelli di Villa Noailles, un’esplosione di colori e profumi,  oltre al suo spazio cubista e al suo giardino mediterraneo, scoprirete una residenza d'avanguardia degli anni Venti dove il gioco dei cubi e delle luci si fondono. Una vera è propria innovazione  per quegli anni e divenuta infatti ritrovo di artisti. Oggi è centro di manifestazioni e mostre, dalla moda alla fotografia al design. 
Ultima tappa di questa giornata è il castello medievale,  in rovina, che si trova in cima alla collina Casteou dal quale si gode di un panorama mozzafiato.
Torniamo in hotel  per la cena e il meritato riposo l’indomani mattina continuiamo la scoperta di hyeres, la responsabile dell’ente del turismo ci porta al nuovissimo museo del paesaggio della costa azzurra allocato in un’ex banca, tanti i dipinti e le opere che raccontano la storia di questo tratto di costa,  una sala è dedicata alle portatrici di limoni e agrumi, al suo interno ancora intatto vi è il cavò della banca. Nel museo vi è una sala con uno schermo dove viene raccontata con un filmato a cartone animato anche la storia delle isole d’oro, storia ai confini tra leggenda e realtà. La leggenda infatti narra che le 4 isole avanti a hyeres erano le figlie del re che egli non riuscì a salvare dai pirati e che trasformò in 4 isole… Le isole di LevantPort-Cros e Porquerolles e poi la più piccola, con le braccia tese verso terra, che divenne la penisola di Giens.
Ed è proprio questa la prossima tappa del nostro itinerario la penisola di Giens il punto più meridionale della Provenza.
 
Una formazione geologica abbastanza rara al mondo collega Giens alla terraferma.
un doppio cordone sabbioso che racchiude le vecchie saline e lo stagno dei Pesquiers, oggi dichiarati “zone umide di importanza internazionale”, un vero monumento alla natura, habitat di più di 260 specie di uccelli, dai fenicotteri rosa, all’avocetta, al piviere, agli aironi.
Sulla parte  Ovest della penisola vi è la celebre spiaggia di Almanarre, più di 4 km di paradiso per tutti coloro che praticano surf e kitesurf.
E per chi ama camminare, il sentiero dei doganieri, per scoprire scorci di natura intatta fra cielo e mare e piccoli porticcioli di pesca.
 
Tappa d’obbligo sono le isole d’oro poste proprio avanti alle coste di Hyeres, sono facilmente raggiungibili con il servizio di traghetti che ogni 20 minuti parte dal porto turistico, delle 4 isole noi visiteremo per l’intera giornata quella di Porquerolles.
l’Île du Levant, paradiso naturista, mentre Port-Cros, la più piccola, e la più montuosa è un rifugio ornitologico ricco di flora e fauna. Ed è il primo parco nazionale marino d’europa. Qualsiasi tipo di trasporto è proibito, da girare solo a piedi.
Porquerolles è la più grande tra le isole dell'arcipelago d'Hyères, ha una forma di arco e misura 7 chilometri di lunghezza per tre di larghezza. L’isola la giriamo in bicicletta, tantissimi sono i negozietti attrezzati per fittare sia le bici tradizionali che quelle a pedalata assistita.
Il piccolo villaggio di Porquerolles si trova sulla costa settentrionale e si sviluppa intorno al porto e alla Place d'Armes, la piazza del paese dove i pochi abitanti dell'isola giocano a petanque, il gioco delle bocce.  Quì  il massimo della mondanità consiste nel sedersi avanti ad uno dei piccoli bar all'aperto e sorseggiare un cocktail come aperitivo… Proprio come faceva lo scrittore Georges Simenon, uno dei tanti rimasti incantati dal fascino dell’isola.
Ciò che rende così speciale l'isola di Porquerolles è senza dubbio il fatto di essere uno dei luoghi più salvaguardati al mondo dal punto di vista ambientale. Gli unici rumori che si possono sentire sono il fruscio del vento, le onde del mare che si infrangono sulle rocce e il canto delle cicale.
Regole severe come il divieto di circolazione delle automobili, il divieto di edificare, il divieto di campeggiare e persino di fumare all'aperto consentono di mantenere intatto un paesaggio tra i più affascinanti del mediterraneo e di salvaguardarlo dai rischi del turismo e degli incendi.
Il nostro giro inizia dalla plage d’argent i colori ci hanno lasciati senza fiato solo ai caraibi o alle Maldive abbiamo visto questo splendore e pensare che tutto ciò è a 2 passi dall’italia è davvero incredibile.
Dopo una breve sosta proseguiamo per scoprire l’interno dell’isola, raggiungiamo il mulino posto sulla collina e nel tragitto scorgiamo tantissime coltivazioni a vigneto. Dal mulino si vede molto bene anche Il Forte di Alycastre che si presenta come un’enorme rudere in pietra privo di vita,  ma dalla sua sommità si gode di un panorama mozzafiato sul porto e sul borgo.
Scendiamo con le bici e raggiungiamo Plage de la Courtade, la più vicina alla cittadina, una fitta pineta giunge fino al mare ed anche qui i colori sono meravigliosi.
Ma la spiaggia che sicuramente vi lascerà senza fiato è quella di notre dame che si raggiunge in circa 30 minuti  in bici, veramente bellissima.  Un mare cristallino, spiagge bianche e sabbiose e la natura che fa da padrona! Sembra di essere in un’isola in mezzo all'oceano.
Dopo una giornata trascorsa in questo stupendo paesaggio incontaminato torniamo a Hyeres con l’ultima corsa del battello.
Anche questo viaggio volge al termine ma la Costa azzurra è uno scrigno di rara bellezza da scoprire lentamente… assaporando i colori e i profumi che offre.

  • Con queste immagini vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima puntata sempre in giro per il mondo… seguiteci…
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