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Tunisia - la città santa di Kairouan

Oggi ci troviamo in uno dei  paesi di maggior richiamo turistico al mondo, porta di ingresso al deserto del Sahara, con usi e costumi tutti da scoprire, 
La testa nel mediterraneo e i piedi nel deserto ecco come viene descritta in un vecchio detto arabo.  Cari amici viaggiatori benvenuti in Tunisia  
Terra di conquista per tanti popoli che hanno lasciato qui intrecci di culture diverse,  inizialmente i cartaginesi e i romani ma poi anche i turchi e i francesi, in epoche più recenti.
dagli antichi Romani la Tunisia era chiamata il granaio di roma in quanto il nord ricco di acqua e con il clima favorevole per la coltivazione, dava vita a immense distese coltivate che rifornivano l’impero. Ma il grano non era l’unica ricchezza di questo territorio, molto apprezzati erano anche l’olio e il vino. Questi prodotti pregiati tutt’oggi fanno parte della tradizione Tunisina.
Il nostro viaggio inizia da  Kairouan Fondata alla fine del VI secolo, Kairouan è la quarta città santa dell’Islam dopo le arabe Mecca, Medina e Gerusalemme. Kairouan è soprannominata la città delle trecento moschee.
Visitiamo la Grande Moschea Sidi Uqba (Ocba) che fu edificata nell’anno 670, e ricostruita dagli emiri aghlabidi sulle rovine della città distrutta dai berberi pochi anni dopo la costruzione.  E’meta di pellegrinaggio di fedeli e si afferma come importante centro di diffusione culturale. Il suo minareto prende il nome dal fondatore della città costruita a pianta quadrata che ricorda le ziggurat babilonesi. Al suo interno vi è un grande cortile porticato che porta fino alla sala della preghiera. È entrata di diritto nel patrimonio unesco nel 1988, ricordiamo che questa fu la prima moschea ad essere edificata nel Nord Africa.
Kairouan è conosciuta anche come la capitale dei tappeti: annodati o tessuti, la città offre la qualità di una grande tradizione, ovunque si inciampa in bazar di questi preziosi tessuti di lana, cotone e seta. Noi visitiamo uno di questi dove ci siamo fatti incantare dai colori meravigliosi.
Ma la nostra visita continua prossima tappa la cosiddetta “moschea del barbiere” la seconda per importanza della città. Si dice, che qui  vi è tumulato uno degli amici più stretti di Maometto e che con se abbia sepolto una ciocca della barba del profeta.
 
Ma sicuramente la cosa più bella da fare a kairouan è girare nella sua medina tra i vicoli stretti e i portoni  colorati di azzurro, una delle caratteristiche sono le sue cupole bianchissime.  Uscendo dalla medina ci fermiamo ad ammirare i magnifici serbatoi d’acqua aghlabidi. delle strutture a cerchio per raccogliere l’acqua piovana e convogliarla tramite una fitta rete di canalizzazione per l’agricoltura e il bestiame.
Continuiamo il nostro viaggio, prossima tappa é Monastir, città natale del primo presidente  della tunisia Habib Bourghiba, amatissimo dal popolo in quanto leader dell’indipendenza e fondatore della tunisia moderna. Proprio qui gli hanno dedicato un imponente mausoleo. Al suo interno oltre alla tomba del presidente vi è un museo che ripercorre la vita politica del leader.
Pranziamo in un’albergo vista mare dove decidiamo di gustare la cucina Tunisina…tra tante prelibatezze decidiamo di calarci in una antica tradizione maghrebina, quella del Cus Cus.
e poi siamo pronti a ripartire alla volta di Sousse, siamo diretti al museo archeologico Inserito all'interno della Kasba medioevale della cittadina. Questo museo dalle linee pulite e moderne accoglie numerosi reperti archeologici, la maggior parte di essi rinvenuti da diversi siti del Sahel, ma sono i mosaici di epoca romana che, assieme al Museo del Bardo a Tunisi, costituiscono una delle collezioni più importanti del Mediterraneo. Ben conservati, molti di loro coprono per grandezza un’intera parete. Inoltre, raccolti in 3 sale dedicate, oggetti ed elementi che accompagnavano i rituali funerari di epoca libica, punica, romana e tardo cristiana.
Torniamo in hotel per il meritato riposo. Il mattino seguente siamo pronti per andare alla scoperta di Hammamet ma prima ci fermiamo a port el kantaoui, sicuramete uno dei luoghi più turistici della tunisia da qui partono escursioni lungo le coste con gli antichi vascelli che ricordano quelli dei pirati. L’interno del porto turistico e pieno di locali e bar che la sera si riempiono di giovani e famiglie che si recano qui in vacanza.
Arrivati ad Hammamet ci lanciamo alla scoperta della medina. Ci sarebbe da passare un’intera giornata solo a fotografare porte e portoncini. 
La città di Hammamet ha origini romane e il suo nome deriva dalla parola hammam, riferito alle numerose  terme romane che si trovavano da queste parti.
Da non perdere il forte di Hammamet, ovvero la Kasbah. Così come altre fortezze dello stesso tipo era stata edificata per proteggere la città dal possibile pericolo di un’invasione proveniente dal mare. 
Terminato il giro ad Hammamet ci dirigiamo verso l’ultima tappa di questo nostro viaggio, la penisola di cap bon, per andare a visitare la piccola località di nabeul che negli anni è diventata la capitale delle ceramiche tunisine, tutte bellissime e con colori sgargianti e soprattutto tutte rigorosamente realizzate a mano.  
Nella prossima puntata vi porteremo alla scoperta di una tunisia ricchissima di archeologia, una tunisia da poter visitare tutto l’anno e poi ci perderemo nella Casbah che ha rappresentato attraverso i secoli un centro fatto di strade strette e tortuose attorno alle Moschee dove si affacciano i bazar.
È dalla sua origine dunque che nasce la Casbah come fabbrica di idee, un luogo in cui diverse realtà si incontrano e si esprimono liberamente.
i souk, i mercati, sono uno degli aspetti piu tipici della vita tunisina.
Nelle città i souk sono organizzati in strutture permanenti, formando dei quartieri-labirinto di grande suggestione.                                                                                            

Oltre ad essere molto interessanti, offrono una grande varietà di prodotti artigianali.
L'artigianato tunisino ha origini molto antiche che mescolano tradizioni autoctone, come quelle berbere, a lavorazioni tipiche delle varie civiltà che si sono avvicendate nel paese nel corso dei secoli.
Le porte ed i portoni delle medine della Tunisia rappresentano un felice connubio tra arte ed artigianato; sono prevalentemente azzurre, adornate da borchie di ferro nero che riproducono disegni propiziatori come la tradizionale "mano di Fatima" o il "pesce del buon augurio"
Qui in tunisia abbiamo capito che ogni regione si è specializzata in un settore del commercio abbiamo visto che keirouan lo è per i tappeti, madhia per i tessuti e nabeul per le ceramiche ma tante sono ancora le cose da scoprire… per questo vi diamo appuntamento alla prossima puntata…

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