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Tenerife, suscita emozioni!

Di nuovo in viaggio cari amici, questa sarà un’avventura tra fuoco e mare!

Vi faremo vivere un sogno esotico Tra il tropico del cancro ed il vecchio continente, siamo diretti a Tenerife!  

Tantissime sono le attività offerte da quest’isola, che tra l’altro è la più grande delle 7 isole Canarie. Seduce e richiama visitatori da tutto il mondo alla ricerca di spiagge per rilassarsi, prendere il sole e praticare attività nautiche, ma anche per godere di una natura con una grande varietà di paesaggi, da deserti lavici a montagne di un verde intenso, magico e penetrante… E tutto a pochi minuti di distanza.

Come il resto delle Canarie è infatti baciata dal sole per almeno 360 giorni l’anno, ed è per questo che le chiamano le isole dell’eterna primavera. Qui la temperatura grazie ai venti alisei non supera mai i 35 gradi e le minime non scendono mai al di sotto dei 19 gradi, tutto l’anno…

Il nostro itinerario inizia da quella che è la vetta più alta di Spagna, il Teide .

Ma il Teide non è semplicemente una montagna… è il vulcano, il 3° più alto del mondo. Sono 3.718 mt sul livello del mare ma ben 7500 mt dal fondo del mare. Da questo Vulcano ha preso origine tenerife che inizialmente era divisa in 3 piccole isolette che poi si sono unite grazie alla forza dell’attività vulcanica ed alle continue eruzioni.

Il Parco nazionale del Teide è stato istituito nel 1954, Percorrendo la strada che ci porta  in cima attraversiamo foreste di pino canario, un pino diverso dagli altri che si è adattato a questo clima con una corteccia più doppia per resistere meglio alla lava e con gli aghi più lunghi per i venti che spesso spazzano l’isola.

Siamo fortunati oggi di fronte è visibile l’isola de la Gomera avvolta dalla Kailima il vento umido misto a sabbia che arriva dal deserto, che spesso spazza le isole. Ci rimettiamo in auto per arrivare in cima, Il paesaggio cambia ad ogni curva, si passa da una fitta foresta di pini al deserto di lava con colori che vanno dal verde al marrone al rosso al nero, regalandoci emozioni uniche.

Le distese di colate laviche ci fanno sentire piccolissimi dinnanzi alla potenza della natura che qui si è sbizzarrita a creare varie forme che poi il vento nel corso dei decenni ha modellato quasi a farle diventare delle sculture o delle cattedrali. Un paesaggio quasi da pianeta rosso. Questo luogo non a caso è stato scelto dall’agenzia spaziale europea per simulare le missioni extraterrestri.

Uno dei fenomeni che si possono osservare da qui è il famoso mare di nuvole che si formano solo in alcuni giorni e con condizioni meteo particolari.

Con l’auto siamo arrivati a 2400 mt. ma avendo tempo c’è una funivia che accompagna i turisti a 3550 mt.  Molti  sono gli sportivi che scalano a piedi il vulcano il tempo medio per la salita a piedi è di circa 5/6 ore. Noi  lungo la strada abbiamo incrociato tantissimi sportivi che si allenano sfruttando l’ottimo clima e l’altitudine.

Gli antichi abitanti di tenerife, i Guanci, chiamavano il Teide il grande padre, come da tradizione erano convinti che nel suo interno vivesse un  demone  “Guayota” (guaiota). Dal teide secondo i guanci si accedeva alla porta dell’inferno. L’isola di tenerife fu conquistata dagli spagnoli solo nel 1496.  il nome Teide deriverebbe dalla parola echeide, “inferno “.  Nel 2007 l’unesco ha dichiarato il teide e il parco patrimonio dell’umanità.  

L’arcipelago si è formato circa 10 milioni di anni fa

17 sono i microclimi che si possono osservare sull’isola questo ha fatto si che molte piante anche tropicali possano vivere a queste latitudini

Scendiamo dal Teide e visitiamo una piantagione di platano canario, una sorta di banana tipica del luogo che è il frutto più coltivato sull’isola.  Qui ci fermiamo in una farm di coltivazione biologica dove ci viene spiegato come avvviene tutto il processo dal seme al frutto. 

Subito dopo ci viene offerto il pranzo a base di prodotti tipici.

Dopo pranzo scendiamo veso l’Hard Rock hotel che ci ospiterà per tutto il periodo della nostra pernanenza sull’isola che si trova a costa Adeje. Una costa molto bella con sturtture ricettive di alto livello.

Il giorno seguente partiamo per raggiungere il porto di Puerto Colon dove prendiamo un catamerano che ci porterà nella riserva marina protetta di Tenerife per ammirare le balene o per meglio dire i Globicefali. questi meravigliosi esemplari che normalmente sono migratori hanno da anni deciso di diventare stanziali qui in quanto il mare è ricchissimo di cibo e pochi sono i pericoli che corrono in quest’area protetta. Si rimane impressionati dinnanzi alla maestosità di questi cetacei. Di ritorno non si può non fare un tuffo in queste acque limpidissime.

Navigando lungo la costa ci rendiamo conto di quanto il turismo sull’isola sia la fonte di maggior reddito, infatti qui sono concentrati una moltitudine di hotel e resort tutti a cinque stelle che garantiscono un’accoglienza di alta qualità per gli ospiti provenienti da tutto il mondo.

Stanchi, ma appagati dalle innumerevoli emozioni provate su quest’isola, ci accingiamo a terminare la giornata con un aperitivo al calar del sole. E con le immagini di questo fantastico tramonto sul tropico del Cancro volge al termine anche questa prima parte del nostro viaggio a Tenerife.

Arrivederci alla prossima puntata.

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