Calvanico (SA) - 84080 - Loc. Chiaio n° 8
+39 089 891411
+39 347 5788949
info@latvdeiviaggi.it

Padula e Contursi - terra di Santi e di briganti

Bentornati cari amici viaggiatori oggi vi porteremo alla scoperta delle meraviglie di una campania diversa. Campania terra di santi e di briganti, terra di canti e storie misteriose, di riti sacri e tradizioni pagane, ma anche di profumi intensi e colori forti.
Storia, cultura e tradizioni uniti a paesaggi di rara bellezza fanno del parco nazionale del cilnto e vallo di diano una meta da scoprire passo dopo passo. L’alternarsi di mare e montagne gli conferisce un’armonia unica, anche questa è la campania felix.
Il nostro viaggio inizia da Padula ci troviamo nell’entroterra, qui sorge la famosissima certosa di san Lorenzo uno dei 4 siti unesco ospitati nel parco. La certosa risalente al 14 ° secolo, fu voluta da tommaso da Sanseverino nel 1306, edificata su una chiesa preesistente dedicata proprio a San Lorenzo, successivamente fu donata ai certosini che qui furono fondamentali per bonificare l’area che era prevalentemente paludosa.
Ad oggi è la più grande certosa d’italia ed una delle più grandi certose in europa.  Ha un’estensione superione ai 51.500 metri quadrati e conta ben 350 stanze e 3 chiostri.
Al suo interno sono presenti tutti gli stili architettonici dal gotico al barocco, questa certosa infatti fu finita solo nel 1866.  Un trionfo di statue di ori, di dipinti, di stucchi, di marmi intarsiati di vari colori, ricchissima di opere d’arte. Ma fu presto depredata dalle milizie napoleoniche. Solo negli anni 60’ del 1900 inizia una grande lenta riqualificazione di tutta la certosa per riportarla agli antichi splendori.  Dall’alto il colpo d’occhio è davvero impressionante.
La Certosa è divisa in 2 parti funzionali, la “casa bassa” dove si svolgeva la vita dei padri che avevano rapporto con il mondo esterno e dove si trovavano i granai, la spezieria, i depositi e le stalle.  E poi la “casa alta” nettamente separata da quella bassa dove i frati erano in meditazione,  questa può essere definita come la vera residenza dei padri. 
Dal portico del primo chiostro si accede alla chiesa di San lorenzo, il portone intagliato in legno di cedro del libano è l’unica testimonianza rimasta dell’arte gotica.  Oltrepassato questo portone, all’interno della chiesa un trionfo di stucchi e ori.
Molto caratteristica sono la cucina e il refettorio. La cucina è rimasta la stessa dove fu preparata una frittata con ben 1,000 uova per Carlo V di Borbone. Un grande spazio con le maioliche ancora ben conservate di color giallo e verde per mantenere lontani gli insetti dal cibo, e il refettorio dove i frati mangiavano tutti insieme solo in occasioni speciali.
Continuiamo il giro e raggiungiamo gli appartamenti del Priore, davvero suggestivi.
Come non ammirare lo scalone posto sul fondo della certosa realizzato da uno degli allievi del Vanvitelli.
All’inteno della certosa vi è presente anche il museo Archeologico della Lucania occidentale.
Lasciamo la Certosa per andare alla scoperta della città di Padula che nasce intorno al 9/10 secolo. Durante il periodo di dominazione longobardo, qui  si sviluppò il culto di san Michele Arcangelo ancora oggi santo patrono, tanti i musei presenti sul territorio noi andremo alla scoperta di  quello dedicato al brigantaggio e quello in onore di joe Petrosino.
Il Museo Civico Multimediale di Padula è allestito all’interno dell’antico Palazzo Brando ed è dedicato all’archeologia e alla storia antica del Vallo di Diano nonché alla fase dei moti risorgimentali.
Padula fu tra i principali protagonisti di tali moti reazionari con la Spedizione dei Trecento condotta dal patriota napoletano Carlo Pisacane nel 1857.
Il museo consente di conoscere la storia attraverso cassetti ed armadi parlanti, burattini interattivi e prevede la partecipazione attiva. al termine del percorso, c’è il processo a Carlo Pisacane con un guidice virtuale che interroga vari testimoni.
Un’intera sezione del Museo Civico Multimediale è, invece, dedicata alla storia del brigantaggio nell’Italia Meridionale. Fenomeno complesso ma affascinante, il brigantaggio è spesso oggetto di dibattito per le sue mille sfaccettature.
Proseguiamo il viaggio alla volta della casa museo dedicata a Joe Petrosino  “unica casa-museo in Italia dedicata a un rappresentante delle forze dell’ordine” allestita nella vera abitazione in cui egli ebbe i natali il 30 agosto 1860, prima di diventare una leggenda della lotta alla criminalità negli Stati Uniti dove sarebbe emigrato.  
la vicenda di Joe Petrosino sembra davvero la trama di un poliziesco ed è invece stata la cruda realtà di un integerrimo tutore dell’ordine emigrato da ragazzino negli USA con i genitori a tredici anni, il quale dopo essersi ricoperto di gloria a New York decide di rientrare nel Paese d’origine  per investigare i legami tra mafia americana e siciliana: morirà in un agguato a Palermo il 12 marzo 1909. La vita di Joe Petrosino è stata spesso rappresentata anche in tv.
Giovanni Melito il pronipote di joe petrosino ci accoglie nella casa museo e ci racconta la sua  storia passo dopo passo.
Ultima tappa a padula è il Battistero paleocristiano di san giovanni in fonte, uno dei più antichi di tutto l’occidente.  La particolarità di questo battistero è che la vasca battesimale non veniva riempita in quanto costruita direttamente su una sorgente perenne permettendo così di poter svolgere il battesimo per immersione .
Il mattino seguente prima di lasciare padula ci rechiamo nell’oasi naturalistica di mandranello  che fino al 1995 fu demanio militare. Oggi il comune di padula ha messo in campo un grande progetto di rivalutazione  turistico ambientale di questa zona in quanto ricca di una biodiversità unica. Un paesaggio caratterizzato da faggeti, con un lago naturale dove spesso ci sono mandrie di cavalli al pascolo in piena libertà.
Lasciamo il parco del cilento per addentrarci nella valle del Sele.
Ci spostiamo nel territorio di Contursi Terme, famosa per le sue acque sulfuree  ma molto importante dal punto di vista della biodiversità, infatti in questa zona c’è l’incontro tra il Sele e il Tanagro dando vita ad un microclima particolare. Indicativa è la presenza della lontra e della trota fario che ci fa capire la buona salute e la salubrità di questi luoghi. Già Plinio il vecchio parlava delle proprietà curative delle sue acque nel 1 sec D.C.
Ma Contursi la si può scoprire anche a bordo di gommoni e canoe  cimentandosi nel rafating  con percorsi di varie difficoltà.
Altra esperienza da fare è sicuramente il giro a cavallo lungo le rive del fiume. Anche questo tipo di esperienza vi lascerà senza parole, ci si trova quasi catapultati in un’altra dimensione come dei moderni cowboy alla scoperta di una natura incontaminata.
Contursi ha così sviluppato negli anni una proposta ricettiva di grande importanza sono infatti presenti in zona tante strutture con alti standard di ospitalià.
Qui tanti sono i trattamenti da poter fare sia per il benessere che medico,  infatti le proprietà terapeutiche e le acque di contursi come dicevamo sono conosciuti da tempi antichi, ma più recentemente dopo una serie di studi hanno evidenziato i benefici per molte patologie come ad esempio l’artrosi, le patologie dermatologiche quali la psoriasi, ma anche quelle del sistema respiratorio come sinusiti o faringiti o le otiti. Ed è da sottolineare che le terme sono convenzionate con il sistema sanitario nazionale. Sicuramente da consigliare sono le famosissime terme di notte. Molti i giovani che usufruiscono di questo nuovo modo di fare benessere venendo di sera fino a notte inoltrata per poi concludere la serata con una romantica cena a lume di candela.
Concludiamo questa ennesima avventura alla scoperta di questo fanatstico territorio con una celebre frase di Cicerone: “Non sapere che cosa sia accaduto nei tempi passati, sarebbe come restare per sempre un bambino. Se non si fa uso delle opere dell’età passata, il mondo rimarrà sempre nell’infanzia della conoscenza”.

WhatsApp chat