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Malesia - Sarawak, foresta pluviale e Longhouse: la Terra di Sandokan

Come promesso siamo sempre in malesia nel Sarawak una destinazione avventurosa!
Il Borneo è la terza isola più grande del mondo e si trova nel sud est asiatico, vi porteremo alla scoperta del Borneo malese, vivremo un’avventura spettacolare tra foreste pluviali ricche di biodiversità, contornate da isole tropicali e barriera corallina.
Il Borneo è molto ricco di biodiversità, è ricoperto di foresta pluviale ancora parzialmente inesplorata, con 15.000 specie di piante da fiori, 3.000 specie di alberi, 221 specie di mammiferi e 420 specie di uccelli.
questa volta Vi porteremo alla scoperta del popolo degl’iban ci spingeremo nel parco nazionale di Batang Ai (BATANGAI) al confine con l’indonesia. E a circa 250 km da kuching.
Partiamo da kuching molto presto al mattino perchè ci aspettano 6 ore di minivan che ci accompagnerà fino all’imbarcadero del parco nazionale per poi prendere una piccolissima imbarcazione una long-boat. Voi direte piccolissima come? piccolissime molto! infatti abbiamo portato con noi solo lo stretto necessario per trascorrere 2 notti fuori … nella giungla, il resto lo lasciamo in hotel dove facciamo  base. La nostra guida ci ha consigliato di portarci asciugamani e carta igienica perché li non la troveremo. Saremo ospiti di una vera e propria Long House, non una di quelle per turisti.
Ma andiamo per gradi il viaggio inizia sotto una pioggia torrenziale, lungo la strada ci fermiamo per pranzo, Il mercato di questo piccolo villaggio offre tutto quello di cui abbiamo bisogno e quindi Don e Kevin che saranno i nostri angeli custodi durante questa avventura prendono tutto quello che ci servirà per questi 2 giorni di esplorazione e riprese nella foresta del borneo.
Mentre loro fanno acquisti noi curiosiamo tra i banchi del mercato, ed è inutile dirvi che qui gli odori sono molto forti.
Dopo 6 ore di minivan finalmente arriviamo al porticciolo dal quale partono le imbarcazioni che collegano le varie isole di questa enorme zona alluvionale.
Sentirsi degli esploratori oggi è ancora possibile ci imbarchiamo su una piccolissima lancia e in 1 ora di pura emozione risaliamo la corrente guardandoci attorno con gli occhi dei primi esploratori. La lancia ci condurrà alla longhouse che ci ospiterà per 2 notti. Le anse del fiume si susseguono e ci circonda solo una fittissima foresta ancora non del tutto esplorata.
Il parco nazionale di Batang Ai è nato nel 1991 ed è la più grande area protetta della regione ed è stato istituito per la protezione e la salvagurdia della foresta pluviale tropicale. La regione è nota anche come meta modello per il turismo sostenibile.
Le Longhouse ovvero lunghe e grandi case costruite su palafitte sono una sorta di community dove vivono tante famiglie. Nel nostro caso ci saranno 36 famiglie e ben 167 abitanti. In ogni Longhouse vi è il capo che governa la tribù chiamato Tuai Rumah,. Questa longhouse ha una lunghezza di circa 700mt. Ci sono regole ben precise da rispettare quando si vive in una longhouse ad esempio bisogna camminare scalzi in quanto si entra in una casa. La longhouse è suddivisa in due parti  una parte pubblica dove si svolge tutta la vita della comunità e da una parte privata dove ci sono le camere per dormire.
Nella parte pubblica si mangia e si svolgono tutte quelle attività lavorative che servono al singolo ed alla comunità, come ad esempio aggiustare le reti da pesca o intrecciare i tappeti e le borse di paglia o cappelli.
Come da tradizione dopo cena il capo tribu ci da il benvenuto con tutta la comunità con danze tipiche e offendoci il classico liquore tuak una bevanda molto forte ottenuta dalla fermentazione del riso, che ci dicono che qui iniziano a bere dai 10 anni d’età.
Gli Iban, sono uno dei gruppi etnici più numerosi in Sarawak. Sono famosi per l'appellativo di “tagliatori di teste”. In passato l'usanza di decapitare i nemici uccisi in battaglia derivava dalla loro fede animista.
Visitare uno di questi villaggi è un’emozione unica. A dispetto della loro fama gli Iban sono molto accoglienti. Famose le loro feste, la Gawai,  per ringraziare le forze della natura per il raccolto del riso e la salute degli animali domestici.
 
Chissà se Emilio Salgari si sia ispirato proprio a loro quando scriveva i suoi romanzi sui pirati della Malesia guidati dal mitico Sandokan. Perché ai primi del ‘900 la grande tribù degli Iban era conosciuta in tutto il mondo per la sua ferocia nella lotta contro gli occupanti inglesi.
 
Dopo una rigenerante dormita in mezzo alla giungla siamo prondi il mattno seguente ad esporarla.  Ovviamente durante la notte c’è stato una fortissimo temporale e le condizioni del terreno non sono ideali ma noi non ci scoraggiamo ed iniziamo il nostro lungo cammino. Tanti sono i trekking che si possono fare nella foresta pluviale, in quei luoghi resi celebri dalle avventure di Sandokan. 
 
il parco si presenta con un territorio misto di terreno agricolo e foresta. La foresta primaria è principalmente composta da alberi della famiglia Dipterocarpaceae, mentre la zona più a meridione è caratterizzata da una foresta cosiddetta secondaria. L’intera area ha una notevole biodiversità, con più di 1000 specie di alberi, 200 specie di erbe, arbusti e piante rampicanti. Una tale biodiversità si è rivelata molto utile anche per la popolazione locale, grazie alla presenza di 140 tipi di diverse piante medicinali della foresta, 114 varietà di frutti di bosco e 36 verdure selvatiche, di cui gli Iban e gli altri gruppi etnici locali fanno uso per scopi alimentari e medici. Alberi e piante sono fondamentali anche come fonte di resina, legno per le abitazioni, fibre, rattan, vimini, bambù e legno aromatico.
Dopo circa 2 ore di cammino non facile nel fitto della foresta pluviale giungiamo al fiume dove è stato allestito il nostro campo base per mangiare. Tutte le pietanze o quasi sono state cotte nel bamboo.
Dopo il pranzo ci remettiamo in marcia nella foresta per raggiungere le nostre piroghe che sono venute a prenderci per riportarci al villaggio.
Ultima serata nella long house dove ceniamo tutti insieme.
Il mattino seguente ripartiamo per kuching  non prima di aver imparato ad usare la cerbottana. Vi assicuriamo che ci porteremo dentro quest’avventura molto wild.
 
Sulla strada del rientro ci fermiamo al fort Alice qui dove forse Salgari con la sua immaginazione ha fatto nascere i romanzi di Sandokan. Oggi e diventato un museo con al piano terra tutte le imbarcazioni dell’epoca e al piano superiore i vari manufatti e gli arredi perfettamente conservati di sir charles Brooke
 
L'edificio fu costruito nel 1864 durante il regno del secondo Rajah Brooke, Sir Charles Brooke ed è l'edificio più antico di Sri Aman. Il forte è stato classificato come monumento storico dal governo dello stato del Sarawak nel 1971.
Originariamente chiamato Fort James, nel 1853
spostato a Simanggang, in una posizione più strategica e protetta dalle minacce nemiche.  fu successivamente chiamato Fort Alice, dal nome di sua moglie Margaret Alice Lili de Windt. Il forte è stato ristrutturato nel 2013 ed è ora utilizzato come Sri Aman Heritage Museum.
Torniamo in serata a kuching per il meritato riposo Domani sarà una giornata ricca d’avventura.
E chiudiamo questa puntata con la famosa frase dello scrittore e commediografo  inglese William Somerset Maugham “se non avete visto questi luoghi , non avete visto il mondo “.

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