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Kenya- emozioni d'Africa

Questo viaggio avrà 2 colori dominanti il rosso della terra e il blu del cielo.  A cavallo dell'equatore e affacciato sull'oceano indiano si trova il kenya, la terra dei Big Five e delle riserve naturali.

 

il nostro viaggio nel Continente Africano parte dalle coste di Malindi per raggiungere l'interno, verso il mondo selvaggio. Il turismo è la seconda fonte di reddito qui in kenya e Malindi ha acquisito sempre più importanza negli ultimi anni. Il periodo migliore per visitare il kenya è tra  Febbraio e Marzo, durante la stagione secca, o tra giugno e settembre per trovare il meglio dei safari nelle riserve naturalistiche.

 

il Kenya è un paese con orizzonti sconfinati con albe e tramonti mozzafiato con un  mare caldo e lunghe spiagge candide, un luogo che ristora lo spirito e lascia estasiati.

La nostra avventura inizia a bordo di un piccolo cessna che ci porterà a sorvolare le coste di Malindi e Watamu, da qui sù i colori del mare disegnano un acquerello che varia dall'azzurro ad un turchese intenso, ed affacciato proprio sul mare di watamu si trova un posto speciale, il jacaranda direttamente su quella che viene definita la spiaggia di sardegna 2. Questo magnifico Resort sarà il nostro punto di partenza per il safari in kenya.

Sapete cosa significa la parola safari in swahili? significa Viaggio!

Dopo essere tornati con i piedi per terra ci aspetta un lungo viaggio verso il parco di Tsavo.  

Ci spostiamo dalla contea di kilifi per raggiungere il parco e dopo circa 4 ore su strade sderrate arriviamo all'ingresso dello Tsavo.

 

L'immenso Tsavo è probabilmente il più esteso parco di tutto il mondo, coprendo una superficie di quasi 23.000 km quadrati. Per il suo habitat lo si può definire una delle riserve naturali più preziose del nostro pianeta. 

Questo parco è stato aperto nel 1948  ed è diviso in due dalla strada nazionale che da Mombasa conduce a Nairobi e le due parti vengono chiamate East Tsavo, più piccolo, e West Tsavo, immensa riserva che arriva al confine con la Tanzania. Questo è il territorio dei cosiddetti “Big Five”, "i grossi 5", ovvero l'elefante, il leone, il leopardo, il rinoceronte e il bufalo.

In questa avventura noi andremo proprio alla ricerca dei big five e della stravolgente bellezza di questa natura incontaminata.

 

Ma per fare un safari bisogna avere soprattutto tanta pazienza non è facile scorgere nel fitto della vegetazione i tanti animali del parco.

Oltre 60 i mammiferi che vivono qui e un numero indefinito di uccelli, oltre 600 specie.

La vegetazione di questi posti è sorprendente e vediamo come grandi e maestosi alberi verdi lasciano il posto ai giganti dell'Africa, i baobab dal tronco spropositato e i rami sottili. Poi all’improvviso dalla fitta vegetazione si passa alle grandi pianure.

 

Ci stupisce come il cielo della savana sembri così basso, quasi come se si potesse toccare. Probabilmente è l’effetto ottico dato da questi immensi scenari che si aprono dinanzi ai nostri occhi.

 

Iniziamo a scorgere le prime mandrie di zebre che attraversano davanti al nostro pulmino e ci guardano incuriosite. Intanto i giovani del branco giocano rincorrendosi.

I nostri incontri continuano e più avanti, nei pressi di un laghetto, una mandria di bufali procede lentamente sotto l’arsura del sole africano. Infatti, questa è la stagione secca e per gli animali la sopravvivenza è davvero dura.

Si continua alla ricerca degli imponenti abitanti della savana.

Ecco una famiglia di giraffe che si ciba delle foglie più alte degli alberi cercando probabilmente quelle più fresche.

 

È giunta l’ora di riposare e ci incamminiamo verso il lodge che ci ospiterà per questa sera. Tutte le strutture all'interno del parco sono eco compatibili quindi non hanno un grande impatto sull'ambiente.

La nostra tenda ha tutti i confort, ma solo una zanzariera ci divide dalla savana e dagli animali che ci vivono. Dalla terrazza in legno ammiriamo lo splendido panorama sul fiume Galana dove sovente vengono ad  abbeverarsi gli animali. A farci compagnia delle simpatiche scimmiette che scorrazzano tra una tenda e l'altra.

Cala il sole nella savana… il tramonto africano ha sempre un qualcosa di magico. Con l'arrivare della notte i suoni si fanno più acuti e nitidi.

Sta per finire il nostro primo giorno nello Tsavo e ci emoziona l’idea di dormire nel bel mezzo della natura selvaggia dell’Africa.

 

Inizia un nuovo giorno di safari fotografico nel Parco di Tsavo Est e freschi e riposati, ma soprattutto scortati dal ranger africano, partiamo per la seconda parte della nostra avventura.

Arriviamo alle sorgenti del fiume Galana un posto molto suggestivo per la conformazione geologica delle rocce sulle quali scorre.

Da qui continuiamo a piedi.

Siamo in mezzo alla natura selvaggia. Il fiume ci riserva incontri interessanti: ippopotami, coccodrilli e una miriade di uccelli grandi e piccoli che si abbeverano. Guardando un ippopotamo non si direbbe che è pericoloso. L'aria pacifica e l’enorme mole non devono ingannare! Ha zanne impressionanti, una bocca capace di spezzare un uomo in due con un morso ed un'agilità insospettabile. Inoltre è anche molto irascibile, è sicuramente uno degli abitanti del parco dal quale tenersi alla debita distanza…

 

Abbiamo il tempo necessario per riprendere tali meraviglie e risaliamo sul pulmino alla ricerca del re della savana: il leone. Gli incontri in questo parco sono casuali  quindi bisogna essere molto fortunati per riuscire a vedere gli animali più caratteristici.

 

Improvvisamente scorgiamo da lontano gli elefanti africani. Il ranger non spegne il motore perché potrebbe essere pericoloso e noi dal tettuccio osserviamo lo spettacolo. Un branco di elefanti ci attraversa la strada a pochi metri: i cuccioli sono nel mezzo protetti dalle femmine adulte. c'è un qualcosa di epico nel vederli camminare uno in fila all'altro, questi grossi mammiferi solcano vie a noi invisibili ma ben impresse nella loro memoria. La strada per ritrovare l'acqua può essere lunga anche 50 km ma non c'è pericolo che loro non la ritrovino. Camminano con molta calma lasciando sulla terra enormi impronte.

 

Nella savana si respira sempre una certa aria di tensione infatti tutti gli animali sono consapevoli che i predatori possono essere in agguato.

 

Sempre alla ricerca dei leoni ci imbattiamo in un albero che occupa l’intero spazio davanti a noi e intorno il vuoto. L’immenso albero è la tana di un gruppo di babbuini. Il capofamiglia si avvicina a noi ci guarda come per accertarsi degli intrusi e se ne torna tranquillo sul suo albero.

I nostri incontri continuano. Un gruppo di antilopi inizia a fissare le nostre telecamere ma impaurite scappano.

intanto il tempo cambia e un acquazzone ci coglie all'improvviso, ma i bufali  dinnanzi a noi non fanno una piega e continuano placidamente a ruminare. Anche    

noi non ci arrendiamo e continuiamo il nostro safari.

Abbiamo quasi perso la speranza quando finalmente avvistiamo il re della savana… il leone!

Anche se sono un pò distanti da noi, riusciamo a riprenderli con i nostri obiettivi.

I leoni si spostano in branco: e sono tutti seduti sotto un albero per trovare riparo dall'arsura del sole.

 

Siamo fortunati e poco distante scorgiamo un altro dei “5 grandi”, il Leopardo. Questo felino è famoso per la sua velocità, ma a noi  colpisce per la sua bellezza e per la sua innata eleganza.

 

Infine riusciamo a vedere anche l’ultimo ed il più raro dei Big five, il rinoceronte, sicuramente una delle specie più minacciate ed a rischio di estinzione per via del bracconaggio.

 

Un viaggio in kenya acuisce i sensi, amplifica le emozioni, invita a riflettere su ciò che è veramente importante. Luoghi come questo ti fanno subito riaffiorare alla mente un'africa primigenia.   

 

Non è possibile spiegare con le parole le emozioni provate nel safari a stretto contatto con la natura più selvaggia e gli animali più feroci, ci è sembrato di tornare indietro nel tempo. All’improvviso Ti rendi conto che la terra una volta probabilmente doveva essere così come l’abbiamo vista in questo viaggio e l’umo ha il dovere di preservarla. Secondo noi il Safari in africa è sicuramente una delle cose da fare assolutamente almeno una volta nella vita.

Abbiamo vissuto un’esperienza davvero indimenticabile che abbiamo cercato di trasmettervi con le nostre immagini.

Ora ci rendiamo conto di cosa significa “mal d’africa”, una sensazione che potrete provare solo visitando questi luoghi incontaminati.

 

Il giorno seguente ritornati  in hotel a Watamu che in swahili significa “gente dolce”,  ci dedichiamo al “dolce” far niente… solo una lunga passeggiata sulla lingua di sabbia che si trova proprio davanti al nostro Resort, nella riserva protetta di Jacaranda, e poi un bel bagno nelle fantastiche acque turchesi del kenya.

Una giornata di puro relax passata tra il mare e la piscina…

 

Il nostro viaggio ormai volge al termine e la nostra ultima serata in africa si conclude con lo spettacolo di danze e canti masai organizzato dal Resort.

 

…E tornando a casa ci viene in mente la frase di Flaubert:

"Il viaggio è un bagno di umiltà: ti rendi conto di quanto è piccolo il luogo che occupi nel mondo…”

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